"Histoire...Nassirija" - MassimoBacci

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"Histoire...Nassirija"

PRODUZIONI MULTIMEDIALI


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Massimo Bacci


- Ho ideato "Nassirija…Oltre la guerra" con la musica di Franco Campanino, le opere pittoriche di Pier Augusto Breccia, i testi di Jalal- al Din Rumi e Jean Cocteau, le suggestioni coreografiche di Giacomo Calabrese, i ritratti fotografici degli occhi delle donne e dei bambini iracheni immortalati da Pino Bertelli e quelli della meravigliosa Madonna del Santo Sepolcro di Gerusalemme che, fusi in un unico contesto multimediale, entrano splendidamente in sintonia con le figure ed i simboli di Breccia facendoci percorrere una strada che indaga tutto l'esistente dando un senso estetico ed etico sia al presente che al passato.
Nell'attuale momento storico così pesantemente contrassegnato dalla contrapposizione di civiltà, il percorso artistico sul quale si innesta questa produzione fa trasparire sempre più nitida la traccia che lo contrassegna: essa prende sempre più la connotazione di un'invocazione alla "Speranza", dettata da quelle implicazioni morali che sono comuni a tutte le parti in causa, frutto dei sentimenti che vanno al di là delle immagini dei telegiornali, perché proprie dell'animo umano.
Non è, seppur lecita, sola commiserazione, non c'è divisione di buoni e cattivi, non ci sono giusti ed infedeli, ma è un messaggio che esprime la sofferenza umana qui raffigurata da quegli occhi, da quegli sguardi carichi di dolore e angoscia delle donne e dei bambini, solo l'amore/dolore delle Donne madri, mogli e figli sia dei carabinieri uccisi che dei morti iracheni può instaurare quel dialogo di pace, di empatia e comprensione reciproca che sovrasta l'odio, il terrorismo e gli interessi economici per poter realizzare questa vitale aspettativa di pace.


Massimo Bacci




Pier Augusto Breccia


- Mi sento onorato e sinceramente commosso nel constatare che le immagini dei miei quadri, sapientemente integrate con il contesto dell'opera, contribuiscono a suscitare quell'emozione che non si esaurisce in se stessa ma diventa pensiero, riflessione, monito, memoria così come d'obbligo chiedere ad un'opera d'arte. Le immagini si animano, si muovono e scorrono all'unisono con gli altri linguaggi - la musica, la poesia, il canto, la danza , la fotografia - restituendosi in maniera crescente la forza che ciascuno di essi attinge dall'altro.
Così lo spettatore viene investito da un'unica "cifra a più voci" e trascinato in quell'"altrove" multi significabile che  - come direbbe Heidegger - è il luogo del linguaggio creativo come "Casa dell'Essere".
Grazie, Maestro Bacci, per quest'opera originale che, per l'autenticità dell'ispirazione, la coerenza formale e lo spessore etico delle sue proposte interpretative, può intendersi come un magnifico esempio di quella ch'io amo definire "ermeneutica post-nichilista".

            

Pier Augusto Breccia





Franco Campanino


- Scrivere le musiche per l'opera multimediale "Nassirija" è stata un'esperienza coinvolgente, per certi versi unica per un musicista abituato a "cucire" sulle immagini dei film i brani musicali delle colonne sonora che deve sempre essere asservita alle immagini.
In "Nassirija" ho potuto lavorare in assoluta libertà attingendo l'ispirazione dalle struggenti immagini dei volti di donne e bambini fotografati da Pino Bertelli, dagli straordinari quadri di Pier Augusto Breccia, dalle improvvisazioni coreografiche di Giacomo Calabrese e dai testi di Jalal- al Din Rumi e Jean Cocteau.
L'ideatore e regista dello spettacolo, Massimo Bacci, ha curato l'interazione di tutti questi eventi con incredibile sensibilità, cogliendo gli aspetti più profondi della tragica questione irachena.
La musica è nata con naturalezza, senza dubbi o ripensamenti si è andata a collocare nel suo spazio vitale dal quale ha espresso tutta la sua energia, le sue suggestioni e il profondo rispetto che anche l'arte più grande deve osservare in presenza di accadimenti così drammatici.

                                                                                                                                    

 Franco Campanino




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